mercoledì 25 luglio 2007

Lo sfogo dell'artista - disgustorama

Vi racconterò una storia. Lo faccio per sfogarmi e perché capita che, in Italia e molto spesso, accade che ogni tanto vincano i cattivi.
La storia mi vede come protagonista. Un protagonista che odia le righe blu. E' più forte di me. Non riesco a concepire l'idea di dover pagare qualcosa che è mio. E ancor di più non sopporto la faccia tosta di quelle amministrazioni comunali che, inventandole per batter cassa, sfoggiano un sorriso ipocrita vantandosi del fatto che sono necessarie per garantire il (poco) parcheggio alle (molte) macchine. Metterci un bel disco orario, che è sempre esistito, neanche per idea. Forse perché è gratuito?
Comunque, la storia vuole che le città italiane si siano riempite di righe blu.
Il fatto che io abbia un viscerale odio per questa pratica mi ha portato ad "inventarmi" soluzioni di parcheggio che schivassero le righe blu come si cerca di schivare un brutto male (e niente parcheggi folli, semplicemente parcheggiando in buchi orfani di tali rigacce). Risultato? Tutto bene (per mesi!) fino all'inizio di luglio.
Ho ricevuto due belle multine perché l'articolo 157/5/8 sostiene che se ci sono le righe di parcheggio segnate non si può parcheggiare fuori da quegli spazi. Non importa che non ci sia il divieto di sosta o che si rispetti tutto il resto del codice, le righe piccole, questi due piccoli commi, salvano le righe blu.
Solo che il sottoscritto non si arrende a questa cosa e fa due piccoli controlli. E scopre che innanzitutto le righe blu devono essere fuori dalla carreggiata (articolo 7 comma 6) e inoltre dove ci sono righe blu devono esserci anche spazi adibiti a parcheggio libero (articolo 7 comma 8). Come ulteriore rinforzo a questa situazione, la sentenza 116 della Cassazione stabilisce che le multe date in aree con sosta a pagamento che non prevedano parcheggio libero sono nulle. NULLE. Le righe blu devono essere fuori dalla carreggiata e devono essere affiancate da zone a parcheggio libero.
Bene, a Parma il 90% delle righe blu non rientra nella legalità, sono all'interno della carreggiata e non sono provviste di aree di sosta libere.
Ho tutte le carte in regola per fare ricorso a un giudice di pace e farmi annullare le multe. Solo che tra una cosa e l'altra, per ricorrere al giudice di pace tra tempo, fotocopie, raccomandate, eccetera, spenderei più che a pagarle!
Complimenti, bel trucco: le righe blu permangono, tanto fare anche un ricorso legittimo costa più che pagare 36 Euro...
Se esistessro parole in italiano per descrivere un comportamento tale da parte della municipalità, non sarebbero di sicuro belle.
Una cosa è certa: se alle prossime elezioni contro l'attuale sindaco di Parma, che era l'assessore alla viabilità della precedente giunta (ah, destino beffardo!), dovesse correre contro il diavolo, di sicuro voterò il diavolo.
Ormai non credo neppure che partecipare al Vaffanculo-Day di Beppe Grillo riuscirà a risollevarmi il morale.
Un saluto, incazzato.

PS: la foto è del 17 ottobre 2004. I vigili erano davanti al mio garage, in divieto di fermata e nei pressi di un ufficio postale. L'auto era messa talmente bene che i pedoni erano costretti ad usare la strada, per circolare. Loro fanno quello che vogliono, loro.

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