giovedì 25 febbraio 2016

Presentazione a Parma e nuove uscite

Cento foto per Lucifero è il titolo provvisorio del romanzo tra i dieci vincitori del concorso IoScrittore 2015. Scritto da me e Marco Bonati è il riadattamento delle vicende narrate ne La Tela, che già altre due volte aveva partecipato a IoScrittore.
La storia, rispetto all'originale non è cambiata molto: il Protagonista, Marvin, è diventato da pittore fotografo e le vicende sono state riorganizzate dal punto di vista temporale (con un intreccio molto più simile alla fabula, per intenderci).
Il nostro romanzo è stato anche premiato da MSN per il miglior colpo di scena, premio che ci gratifica una volta di più per il lavoro di revisione che abbiamo svolto e per la qualità della storia.
Il contratto e la versione definitiva sono state spedite e adesso attendiamo con fiducia i lavori di revisione e la data dell'uscita ufficiale dell'ebook.
Il ritardo nell'annunciazione da parte di IoScrittore dell'opera che avrebbe visto pubblicazione cartacea si è fatta attendere parecchio e ha fatto montare le aspettative mie e di Marco che, non lo nego, alla fine eravamo arrivati addirittura a crederci. Peccato, ci accontentiamo del premio della critica e della speranza che piaccia ai lettori.
Ho però una cosa carina da raccontare, legata al successo dell'opera. In realtà non è stata modificata molto nello stile e nella presentazione dei personaggi. Eppure stavolta è stata molto più lodata che criticata. Come mai? Non c'è stato soltanto un lavoro sulla stesura ma anche e soprattutto nella sinossi. Non so se avete presente come funziona il torneo IoScrittore, lo spiego in breve: presenti un'opera (corredata di sinossi) e nel primo turno viene valutato l'incipit (le prime 20 pagine circa), poi, se passa, tutta l'opera. Nelle edizioni precedenti ci eravamo sempre fermati al primo turno come a dire "l'opera non piace". Per farla piacere di più è bastato modificare la sinossi. Sì, ho usato un trucco. Ho eliminato nel redigere la sinossi tutte le possibili critiche dei lettori: ho detto che uno dei protagonisti era un clichè perché il bello stava nel rovesciarlo con il colpo di scena finale (e nessuno ha criticato che ci fossero i clichè), ho detto che le due narrazioni avevano due timbri diversi (e nessuno ha criticato i due timbri) e ho spiegato per filo e per segno cosa sarebbe successo (e ho anche trovato chi sosteneva che la sinossi fosse lunga). Non basta quindi scrivere bene, occorre vendersi meglio (cosa che pian piano sto imparando a fare) visto che tutti coloro che leggono si credono narratologi.


Ah, per chi fosse in giro domenica 13 febbraio alle 17 presenterò alla Libreria Mondadori dell'Euro Torri di Parma il mio ultimo romanzo L'ira di Demetra. A duettare con me la giornalista e scrittrice Francesca Avanzini.


Hasta la vista