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mercoledì 29 luglio 2009

Piano piano

L'attività lavorativa ha ripreso la sua tragica quotidianità. Le ferie sono finite sino a settembre quando mia moglie partorirà e allora ci sarà davvero da darsi da fare. Per ora i lavori letterari procedono a rilento.
Pandora è stata operata alla zampina malformata e ha qualche settimana di degenza durante la quale dovremo sorvegliarla e impedire che faccia pazzie (tipo gettarsi dal divano e correre la 1000 miglia in giardino, per esempio). Nel frattempo i lavori da piccolo proprietario terriero (un giardino con orto) assorbono quel poco tempo libero che ho: per la cronaca devo estirpare le erbacce sotto la siepe e sistemare la corteccia d'albero.
Questo il quadro delle attività. Veniamo agli impegni letterari.
Il Trigillo ha subito uno sprint in concomitanza con i rallentamenti ai lavori del romanzo sui vampiri, London blooding. Volevo mettere mano a L'ultimo degli immortali ma ho pensato a importanti variazioni nella trama (le ho segnate, e non ho ancora trovato il coraggio di lavorarci). La Tela invece è ormai praticamente terminata e Marco ed io a brevissimo provvederemo a farne due stampe da sottoporre ai lettori.
Un'ultima nota, la lettura.
Leggo molto, molto poco. Non ne ho veramente il tempo e quel poco che trovo mi serve per documentarmi. Ho preso tuttavia alcuni impegni, tempo fa, con alcuni colleghi che mi hanno inviato i loro lavori in visione. Abbiate pazienza e perdonatemi, li leggerò, non vi preoccupate, solo che ci metterò un po' più di tempo.
Un saluto

lunedì 22 giugno 2009

Pandora prova a comprendere gli umani

Pandora (il mio cane, nella foto) sta cercando di capire la società umana.
E' un processo complicato in quanto deve uscire dalla logica del branco di lupi (da cui discende) per entrare in un mondo diverso, un mondo dove non basta un'annusatina per inziare il corteggiamento, un mondo dove la famiglia è soverchiata dalla società e dove per cacciare non si usano gli artigli ma un carrello da supermercato.
Sembra difficile ma giuro che ci sta provando, con il suo rispettoso vocabolario di 100 parole.
Ieri il cagnaccio (come la chiamo affettuosamente), curioso, mi ha posto una domanda trabocchetto. Eccitata dal numero di votanti che parcheggiavano selvaggiamente nella piccola via dove abito, mi chiesto che cos'è il quorum nei referendum.
Le ho spiegato che il referendum è una consultazione popolare dove, riguardo a una domanda, viene posta una scelta in termini di SI e NO. Vince il SI se è superiore al NO e viceversa. Questa regola vale se vota il 50% + 1 degli aventi diritto.
Pandora mi è sembrata pensierosa. Ha fatto la sua solita faccia coccolosa (quella della foto), si è morsa la coda, si è data una lavatina e poi ha partorito la domanda che serbava: mi ha chiesto perché l'1% dei votanti è sufficiente per eleggere chi fa le leggi, mentre il 49% non lo è invece per abrogare una legge (magari fatta da eletti con l'1%). Mi ha visto in difficoltà e ha rincarato la dose chiedendomi perché i NO hanno date due opportunità di vincere (superiorità numerica e mancanza del quorum) mentre i SI ne hanno una soltanto. Ha concluso considerando che non è equo.
Quando le ho risposto che siamo solo miseri esseri umani, mi ha consolato offrendomi le sue crocchette.
Woof!