domenica 30 settembre 2007

Marco si sposa


Marco e Marzia si sposano.
Oggi, domenica 30 settembre 2007, il loro sogno viene coronato nella chiesetta di Valera, Parma.
I due sposini partiranno subito dopo il pranzo nuziale per il viaggio di nozze, tre settimane in Sud-America a ricaricare le pile.
A loro vanno i miei migliori auguri e un pensiero dalle pagine di questo BLOG. Marco ha passato i giorni precedenti al matrimonio ad inviarmi versini sempre più belle dei capitoli de La Tela. Al suo ritorno gli farò trovare altrettanti file da correggere...

mercoledì 26 settembre 2007

ISDV - la presentazione, nuovi passi

Un altro piccolo passo è stato fatto e la presentazione si avvicina! Sul sito dell'editore Feltrinelli trovate la pagina dedicata all'evento che, lo ricordo, verrà fatta a Parma il 7 ottobre alle 11.30. Non c'è che dire, rimedio un'altra piccola soddisfazione prima che l'orgoglio (e un po' anche la tensione, va!) esploda in tutto il suo vigore.
A presto!

venerdì 21 settembre 2007

ISDV - Presentazione e seguito

E anche questo venerdì lavorativo è passato.
Stasera riapre il Fuori Orario a Taneto, musica e divertimento per tutti. Sinceramente non so proprio cosa mi inventerò per passare la serata, in assenza della mia dolce metà che andrà a salvare il mondo in Pronto Soccorso.
Ieri ho terminato la lettura della parte medievale di The Annals of a Fortress; Twenty-Two Centuries of Siege Warfare, un'opera di Eugene-Emmanuel Viollet-le-Duc e Benjamin Bucknall che non consiglio a nessuno che non sia appassionato come me di medioevo. L'opera mi ha illuminato parecchio sugli assedi nel XII secolo ma devo ancora leggere la parte antecedente e quella precedente. Ho scoperto alcune cose interessanti per migliorare la verosimiglianza di alcuni fatti che accadranno nel seguito de ISDV. Già, ho lavorato a più di un assedio e a più di una battaglia campale. Vedrete, vedrete.
Veniamo alla presentazione de ISDV. Nel dettaglio non so ancora nulla di preciso, se non che martedì o mercoledì passerò da Feltrinelli a prendere i volantini per distribuirli un po' nei punti chiave della città.
In ogni modo sono un uomo a pezzi. Ho decine di idee per la testa ma non ho il tempo fisico per trasformarle in parole scritte. Lavorare 8 ore al giorno non mi aiuta certo ma purtroppo non mi è possibile vivere solo di scrittura. Il tempo è sempre troppo poco e le scelte su come usarlo sono sempre difficili. Nella settimana che è terminata leggere The Annals mi consentirà di migliorare qualcosa ma ha strappato tempo alla stesura di altri capitoli. Non riesco più nemmeno a capire a che punto sono. Dovrei essere circa al 75% del lavoro, con circa la metà dei capitoli finiti. Forse per Natale ce la faccio. Forse.
E nel frattempo devo anche lavorare a La tela. E' dura ma ce la posso fare.
Come se non bastasse, mi sto persino guardando intorno per cercare altre occasioni in giro per l'Italia di promuovere il mio romanzo fantasy. Non c'è che dire, ne ho di cose da fare!
Buon autunno a tutti...

Ah, il link per raggiungere il centro di Parma in auto dall'autostrada lo trovate a questo indirizzo. Si può parcheggiare al parcheggio Toschi (coperto e a pagamento) oppure cercare fortuna sulle righe blu attorno al centro (che di domenica sono gratuite).

domenica 16 settembre 2007

ISDV - la presentazione

E' passato un po' di tempo dal mio ultimo post, ho avuto giornate piene, pregne dalla frenetica ed alienante ricerca dei mobili per la nuova casa. Ho avuto molto poco tempo da dedicare ai miei progetti e un po' me ne vergogno. Ho comunque scarabocchiato qualche appunto su progetti futuri e letto qualcosina che mi ha dato la giusta ispirazione. Non me ne sono rimasto invece con le mani in mano per quanto riguarda invece la presentazione di ISDV, tanto che posso finalmente fornire data, luogo e ora precisa.
I Sigillo del Vento verrà presentato a Parma, presso la libreria Feltrinelli di Strada Della Repubblica n.2 (davanti al palazzo comunale) in data domenica 7 ottobre, alle ore 11.30. Duetterà con me un altro autore parmigiano che vanta importanti pubblicazioni, Mauro Raccasi, autore del ciclo celtico di Conan, edito Piemme. A breve recupererò qualche volantino e comincierò con un po' di pubblicità (oltre quella già presente in rete, naturalmente sul sito di Asegard).
Siete tutti naturalmente invitati a partecipare all'evento.
Un saluto


Ah, ecco come arrivare...

lunedì 3 settembre 2007

Back to reality - i cinque guasconi

Terminate le ferie il ritorno nella torrida Parma ha rivelato sorprese piacevoli e sorprendenti. Innanzitutto faccio i miei auguri a Daniele e Francesca che sono freschi di matrimonio (stamattina!) e ne approfitto subito per narrarvi come è andata la prima parte di questa allegra giornata con un raccontino.



La mattina di cinque guasconi.

Oggi si sposa il Poeta.



Lasciamo sedimentare la notizia.

Ormai è tutto pronto. La sveglia è alle 7. Doccia, vestizione, pronti, via.
Parma-Vignola.
La giornata è un vecchio album di piccoli flash che immortalano ricordi brevi ma forti, intensi.
Fornopower sistema la gallina
Il Cappellano ha buoni motivi per essere in mutande.
Il Tinto prende un caffé.
Il Primitivo “dimentica” per un attimo il Busso.
Il Capitano non c’è.
L’autostrada è un serpentone di macchine sfuggenti.
Ci vendono Vignola come un piccolo centro nel modenese. Mi immagino un cartello bianco con un cartello dei (50) che fa capolino tra i pioppi della verde Emilia. Mi immagino uno di quei vecchi municipi degli anni venti con lo stile squadrato che andava in quell’epoca. E invece ci ritroviamo una città vera e propria con una strada lunghissima ed interminabile che serpeggia tra le case tra il cartello [VIGNOLA] e il municipio.
E il viaggio procede a flash.
Il rinfresco di un matrimonio a destra.
Un altro a sinistra.
Poi la deflagrazione. Lo scoppio, il tuono dell’idea del Busso, un fulmine a ciel sereno.
«Dai, dai, imboschiamoci a un matrimonio» è il delirio di un pazzo. Un pazzo che trova altri quattro guasconi più pazzi di lui. Basta il sorriso furbetto di un monello che rifugge ancora le responsabilità. Parcheggiamo al municipio e risaliamo la corrente. Formazione Ubywan, Tinto, Primitivo, Busso, Cappellano. Il resto è silenzio.
Al primo rinfresco stanno smontando tutto, gli uomini del catering stanno sistemando il furgone.
«Ma sono già andati?» la faccia di bronzo del Cappellano è un gigante di Riace, difficile resistere alla sua sicurezza.
«Sì, da cinque minuti.»
«Accidenti, e ora come facciamo? E qui, hanno finito tutto? Non ci hanno lasciato niente?» è un’improvvisazione genuina, scultorea.
«C’è un po’ di cocktal alcolico, dai, ve lo vado a prendere» una gentilissima bionda fa gli onori di casa in un cortile che profuma di paste appena terminate. Un sito archeologico dei festeggiamenti che furono.
Il Tinto finge una telefonata, straparlando al telefono. Noi altri chiediamo informazioni, giustificandoci. «C’era fila in autostrada, sa, noi veniamo da Parma...»
«Sapete dov’è la chiesa?» domandano loro.
«Certo, abbiamo la piantina in macchina» civettiamo io e il Cappellano, reggendoci il gioco.
Quando infine abbiamo spazzolato la brocca profumata di frutta e rum salutiamo cortesemente e leviamo le tende.
Sulla strada del ritorno ci pervade un folle delirio di impunità ed onnipotenza. aggiungiamo il secondo rinfresco, in una villetta cinta da siepi verdi. È protetta dolcemente, ma gli arbusti sono troppo fragili per la nostra macchiavellica irruenza.
Il Berta guarda il campanello, mentre da lontano, nel giardino, i camerieri del catering rientrano con i pasticcini supertisti del rinfresco.
Gli agnelli sacrificali.
«Era qua, è questo il cognome» il Tinto regge il gioco, giunonico. Agguantiamo una cameriera ed entriamo nel cortile.
«Sono già andati via tutti?»
«La sposa è appena partita» commenta lei, reggendo ricchi vassoi trabordanti pasticcini. «Voi dovete essere gli amici dello sposo...» la voce ammicca quel che non fanno gli occhi.
«Brava, da cosa si vede?» l’espressione del Cappellano è lo schizzo caravaggesco di una grande truffa, è solare, esagerata ma puntuale, perfetta.
«Si vede, si vede» risponde lei, nascondendoci un segreto che non le carpiremo mai. È in questo momento che parte il Tinto, possente come una locomotiva, le braccia aperte per contenere tutto il mondo.
Temiamo tutti l’inevitabile, il Tinto che abbraccia la cameriera, creando un imbarazzo insostenibile. E invece ci meraviglia tutti. Il nostro pantagruelico Tinto ha occhi golosi che puntano il vassoio con i dolci, le mani avide lo sottraggono con un’astuzia corsara cui non si può dir di no, e la cameriera sorride e cede il bottino, come una vestale violata da un boccaccesco sacerdote.
Salutiamo per affrettarci altrove e infine gustiamo la preda, banchettando come pirati, mentre le nostre gambe ci guidano quasi insensibili verso un bar del centro dove il Capitano e Fornopower hanno dato inizio agli aperitivi.
Io e il Busso affoghiamo nelle lacrime di risate scroscianti, pensando che potevamo chiedere di entrare in casa per usare il bagno ed uscire con tutta l’argenteria. «È uno scherzo, è uno scherzo per gli sposi» ridiamo a creapelle immaginando un epilogo del genere.
I Gladiators sono un branco, ma sono un branco onesto!