martedì 9 marzo 2021

Le argonautiche degli abissi

E venne il 9 marzo.


Ho lavorato a un romanzo che mi era stato proposto mesi fa (sì, non l'ho fatto di mia iniziativa ma è stata una proposta di un editore), ovvero la riscrittura in chiave lovecraftiana de Le Argonautiche di Apollonio Rodio. Si è trattato di un progetto che prevedeva di dividere l'opera in quattro parti e scrivere la prima è stato un grosso impegno e una soddisfazione. Ho preso la narrazione originale e l'ho infarcita dei miti del "Solitario di Providence" rileggendo il tutto da un nuovo punto di vista (sfruttando anche l'interpretazione psico-sociale che realizza il Graves). Nella mia narrazione, quindi, non esistono gli dei greci come li conosciamo ma esiste l'interpretazione che i protagonisti danno di eventi pilotati dai Grandi Antichi, unici veri burattinai del distino dell'umanità. E così tritoni e sirene diventano gli antenati delle creature degli abissi (che avete già sicuramente conosciuto ne La maschera di Innsmouth di Lovecraft), il terribile Forco diventa il Grande Cthulhu e così via.

Giasone, Eracle, Atalanta e tutti gli altri eroi del mito si troveranno a fronteggiare nemici impensabili e raccapriccianti tra mito, intrighi, tradimenti ed epicità.

A questo link trovate il racconto, solo digitale, sul sito dell'editore. Sotto l'immagine della copertina, sulla sinistra, c'è anche un'anteprima di alcune pagine.

Buona lettura!