martedì 10 aprile 2012

Gli ultimi giorni di Tantalide

Avevo promesso che avrei fatto una specie di diario in cui "registrare" le correzioni, le aggiunte al romanzo Tirseno che avevo deciso di riscrivere (in parte). Ebbene, mantengo la promessa e comincio con il dire che il titolo è diventato quello di questo post.
Racconterò nel post come è nata la storia, o meglio, come ho costruito l'ambientazione storica. Occorre tuttavia rimarcare come il romanzo non sia storico, ma fantasy, meglio ancora, mitologico.
La scintilla c'è stata con una notizia, e ormai di parecchi anni fa, riguardo alle prove linguistiche sull'origine anatolica degli etruschi. Ho trovato un nome, Tirseno, presunto capostipite dei Tirreni, emigrato dall'Anatolia durante un periodo di carestia.
Chi era dunque Tirseno?
Ho trovato più fonti: una prima lo descrive figlio di Telefo, un'altra figlio di Ati(s), re di Lidia. Su Telefo trovo poche notizie e davvero poco interessanti. Seguo la pista di Ati e qui la faccenda si complica, e quindi si fa interessante. Ati(s) è figlio di Mane(s) ed è tra i primi re della Lidia. Dopo di loro Tmolo e, addirittura, Tantalo.
Le fonti sono confuse. Ati(s) sembra figlio di Onfale, moglie di Mane(s) ma anche Tantalo è dato da alcune fonti come figlio di Onfale, moglie di Tmolo. Là dove i miti si fondono, qualche storico ipotizza la coincidenza, in virtù di Onfale, tra Tmolo e Mane(s) e quindi tra Tantalo e Ati(s).
Tantalo però viene accreditato di alcuni figli importanti: Pelope, Niobe, Lido, Dascilo. Tirseno e suo fratello (o gemello) Tarconte non rientrano tra questi, sebbene il mito ci dica che Tantalo e Dione ebbero un gran numero di figli. Oltre a questo, ho altri indizi, che mi inducono a ritenere le vicende di Tirseno coeve a quelle di Tantalo: l'affaire Pelope.
Pelope venne macellato dal padre Tantalo e offerto come cibo a un banchetto di Dei che, tutti esclusi Demetra, si rifiutarono di mangiare. Ebbene, Demetra non si accorse dell'inganno in quanto disperata per la perdita della figlia, Persefone, rapita da Ade. Durante la cattività di Persefone, Demetra si era rifiutata di far seguire all'inverno l'estate, costringendo l'umanità a un lungo periodo di carestia. Questo accaduto può spiegare la migrazione anatolica dei Tirreni.
Azzardo quindi che Tirseno sia figlio di Tantalo il che mi apre una discreta prospettiva in termini di evoluzione della trama e inserisce nella narrazione personaggi di un certo spessore.
Ora, i protagonisti sono definiti, mi occorre tuttavia definire il contesto storico per quanto riguarda armi, tecnologia, luoghi. Siamo in Anatolia, nelle zone colonizzate dai greci, ma quando?
Indago e tra le varie cose, Pelope risulta nonno di Agamennone. Ho un appiglio: la guerra di Troia (1250/1196 a.C.): il romanzo sarà ambientato tre generazioni prima.
Siamo in piena età del bronzo e la data mi permette anche (attraverso puntuali ricerche) di definire il panorama geo-politico dell'Anatolia: siamo nel periodo della battaglia di Kadesh, combattuta tra egiziani e ittiti (il che mi fornisce anche dettagli sulla tecnologia, gli stili di combattimento, le armi) e la Meonia, la regione governata da Tantalo, comincia a mostrare confini, luoghi di culto, economia. E poi, non dimentichiamolo, ci sono gli Dei!