giovedì 13 gennaio 2011

Scrivere non basta, occorre reperire informazioni

La parte iniziale del mio lavoro steampunk è ambientato in Scozia e successivamente in Inghilterra nel 1890; poi dovrebbe toccare la Germania e il Medio-Oriente. Il genere mi garantisce una certa libertà narrativa (non si tratta di un romanzo storico), tuttavia volevo in certi casi essere il più vicino possibile a fatti realmente accaduti (e a personaggi realmente esistiti) nonché a luoghi non soltanto verosimili ma reali. Questo ha generato una ricerca di informazioni della quale non riesco a vedere la fine.
Faccio un esempio?
Potevo scrivere:
Il ragazzo confermò di conoscere l'antico egiziano.
Potrebbe bastare. Poteva bastare. Adesso sono a un punto in cui di certe cose non mi accontento più e ho trasformato la frase precedente in una battuta:
«Ho letto anche il Dictionnaire égyptien en écriture hiéroglyphique di Jean-François Champollion.»
Fa un effetto diverso, migliore. Però richiede un po' più di impegno (temporale). Ho dovuto studiare la mappa di Londra del 1890 per capire in quale zona (e in quale via) poteva accadere un certo fatto. Così quando i protagonisti fuggono, imboccano Kingsland Road, procedendo a sud, verso il Tamigi. Tra le altre cose (e per la cronaca), Kingsland Road non esiste più.
Questo per spiegare che ciò cui sto lavorando richiede molto più tempo da spendere nel reperire informazioni che nello scrivere quel che accade. Al riguardo arrivo immediatamente al nocciolo della questione perché sarebbe una cosa che recherebbe più sapore alla narrazione. Io non ho trovato notizie circa la divisa degli alunni del Gonville and Caius College di Cambrindge nel 1890: qualcuno ne sa qualcosa (in premio c'è una citazione nei Ringraziamenti dell'opera)?
Un saluto

martedì 4 gennaio 2011

Buon 2011

Odio Natale e odio Capodanno e li odio perché sono feste deturpate della nuova religione neopagana del mercimonio sfrenato. Bene, ho finito con lo sfogo.
Il mio 2011 comincia all'insegna dello steampunk che avevo in mente. Direi che attraverso un momento di fervida ispirazione e, soprattuttto, procedo con linearità (ed è per me la prima volta perché di solito faccio prima un capitolo, poi ne realizzo uno alla fine, poi torno all'inizio... insomma, avete capito). Sono a ventuno pagine di word e ho introdotto i personaggi principali e generato l'evento scatenante. Sono soddisfatto, e lo sono in virtù del fatto che continuo a lavorare su questo progetto senza lasciarmi distrarre dai numerosi già cominciati e soltanto abbozzati.
Riguardo al romanzo sui vampiri, tutto tace dagli editori ma sono ancora fiducioso.
Il Trigillo è sempre in fase di editing da aprte di Asengard.
La Tela è anch'essa in fase di editing (ma ce ne occupiamo Marco ed io).
Insomma, in questo 2011 ho parecchio da fare e, come sempre, poco tempo per farlo!
Un saluto