giovedì 2 agosto 2007

UIB - La recensione ufficiale!

Lasciando perdere le mie vicissitudini amministrative, dopo un po' si settimane di attesa vi propongo la prima recensione ufficiale di Uomini in bilico.

Uomini in Bilico è una storia d'amore e d'amicizia, di separazione e morte. Il Thomas del romanzo somiglia al protagonista di Camere separate, l'opera più crepuscolare e densa di pathos di Pier Vittorio Tondelli. Bonati e Ceretoli mostrano di aver raggiunto un'invidiabile complicità, sia nelle tecniche e nel metodo di scrittura, sia nel messaggio che intendono trasmettere al pubblico. Uno stile agile, "visivo", che delinea con attenzione i dettagli psicologici dei personaggi. Tutto con una colonna sonora che fa rimpiangere gli anni settanta (i Led Zeppelin), attraverso un codice sonoro che sembra il "sound" di una scrittura parlata (citando ancora Tondelli), e grazie alle immancabili citazioni post-moderne alla "Blade Runner". Una prosa poetica moderna, dove l'esperienza di sé e degli altri diventa realismo esistenziale. Convincente.

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