venerdì 11 settembre 2020

Scossa

Vivo di scosse. Non so se sia un bene o un male, ma sembra essere così. Capita che mi getti in un progetto con entusiasmo e passione e che poi, pian piano, tutto scemi nell’apatia e nell’incertezza. Poi arriva una scossa, qualcosa che ti rinfocola passione e accende tutte le lucine della creatività. Un po’ come una sinusoide con i suoi alti e bassi (prevedibili o meno).

Ormai non so più perché tengo questo blog. È una vetrina? È un’occasione di sfogo? È creatività sotto altri punti di vista? È un messaggio in una bottiglia, è il grido solitario e liberatorio di una fiera? Non ne ho più idea. Il lavoro, la famiglia, le incombenze, gli eventi più o meno tragici che colpiscono un individuo o tutti quanti alterano la mia percezione di cosa è necessario e cosa non lo è e fino ad adesso aggiornare il blog non era necessario. Erano più importanti altre attività, tra le quali terminare uno o due romanzi e scriverne altri, perso nei labirinti della fantasia a notte fonda in compagnia di un whiskey. Calma piatta insomma. Poi una scossa. Un commento. Uno dei rari commenti. Non è che tenga un blog per intavolare discussioni, questo si era capito. Ma quel commento, quell’attimo perso da qualcuno per farmi sapere che laggiù, nell’etere cosmico del mondo della lettura questo qualcuno ha avuto piacere non solo a leggere qualcosa di mio ma addirittura ha recuperato parte di ciò che ho già scritto (e che, attenzione, non è passato e finito perché “vecchio”) mi ha dato la scossa.

Questa è la copertina di Codex Merrymaid.

 


 

Qui trovate il link per il sito dell’editore. Lo trovate anche nei soliti store. Potrei annoiarvi con la trama, le idee eccetera ma l’ho già fatto in passato e trovate tutto in rete. C’è anche una recensione, qui, e pare che il romanzo sia piaciuto.

Ora sto scrivendo il seguito del L’ira di Demetra, e ha già cambiato titolo e diventerà I figli di Ares. Metà è già scritto. Volevo finirlo entro la fine dell’anno ma non so se ce la farò. Ma forse questa scossa mi ha dato nuova energia.

Ho sempre vari cantieri aperti e non so se riuscirò a chiuderli ma ci spero. Altri due romanzi (uno è la prima parte di un progetto a puntate) potrebbero arrivare al traguardo a breve. Vi terrò informati. Magari un po’ più spesso visto che c’è qualcuno che legge.

A presto e grazie.

1 commento:

Sirbs ha detto...

Acqua (e) corrente.
La scossa, quella fisica, quella emotiva o quella creativa, si sente solo quando il mezzo in cui passa risulta essere conduttivo.
Ho il piacere di venire "scosso" spesso da chi ha scritto il commento: una persona le cui valigie prima di contenere una giacca, sicuramente porteranno un tomo, sia esso fisico o digitale, "classico" o "moderno", poco importa. Una persona che sta anche facendo quell'opera nobile di dialogo e condivisione di piaceri, idee e commenti, una volta lasciati ai salotti al fumo e agli alcolici in cui la fantasia istigava la scrittura e la lettura.
Da quei salotti letterari sono nati sentieri di parole e fantasie di generazioni.
Oggi i salotti sono dietro una tastiera, hanno perso il rumore del vetro e acquistato quello dei tasti. La méscita dei fumi si perde nell'etere invece che nell'aria.
Tutto questo però è sempre e solo un contorno. Un contorno e un mezzo, che come l'acqua si adatta e conduce.
Tanti sono i silenzi a volte c'è qualche tuono.
Buona scrittura.