mercoledì 25 gennaio 2012

Bilanci?

E' un po' che non scrivo. Uso questo blog per sfogarmi, per condividere con i miei lettori lo stato dei miei lavori e perché, ammettiamolo, scrivere mi piace.
Benché non apprezzi i bilanci, mi sono trovato a fare quello del 2011 e a domandarmi se mi sentissi appagato dalla mia situazione letteraria.
Il Sigillo del Vento, Il Sigillo della Terra e Uomini in bilico sono piaciuti e a breve inizierò l'editing del Trigillo. Ho però alcuni dubbi che mi tormentano.
Tra il Sigillo e i Bigillo (come scherzosamente li chiama il mio editore) Ho scritto Tirreno, un med-fantasy/leggendario ambientato nell'età del bronzo e non ho ricevuto alcun tipo di riscontro dagli editori cui l'avevo sottoposto; l'ho ripreso in mano da qualche giorno e ho cominciato a riscriverlo: se non è piaciuto è senz'altro per via di qualcosa legato alla trama che non è stato affrontato nel modo corretto e necessita di una nuova stesura. Poco male, ho un sacco di idee e non mi dispiace lavorarci per migliorarlo.
Ormai da un anno (tra il Bigillo e il Trigillo) ho terminato Il Risveglio degli Eccelsi, un romanzo horror a base di vampiri (veri, mica fighetti) che ha subito la stessa sorte editoriale di Tirreno (silenzio assoluto) ma che, dopo una rilettura fatta in seguito a parecchi mesi di abbandono non ha mostrato problemi, non ha generato nessun desiderio di riscriverlo, aggiustarlo, cambiarlo e mi sembra a posto. E' un male? E' un bene? Temo la risposta e quindi non la cerco.
Ho scritto uno steampunk, Frankenstein Incorporated, con il quale ho tentato il premio Urania e che spero riesca a suscitare l'interesse che merita altrimenti la sua sorte e quella dei due predecessori mi costringerà a una pesante riflessione sul mio stile e sulla necessità di fare qualcosa.
Nel frattempo, tuttavia, ho terminato alcuni racconti e per questi, fortunatamente, si prospetta una sorte più felice che confesserò a tempo debito.
A presto

5 commenti:

Lorenzo ha detto...

Non ti do ragione in toto... Capisco certamente che lavorare su dei progetti e poi vederli abbandonati, snobbati dagli editori sia una cosa che non fa bene né all'autostima né alle tasche. Però da qui a dire che forse c'è bisogno di una "pesante riflessione" sullo stile o, in generale, la necessità di "fare qualcosa", il passo è lungo. Da questo tuo post e dal lungo silenzio che lo ha preceduto non credo di sbagliarmi dicendo che probabilmente è un bel po' che ti stai chiedendo dov'è che sbagli, o cose del genere. Il tono che hai usato qua mette un po' tristezza, perché sa un po' di persona che arriva a prendere in considerazione di fare dei compromessi per avvicinarsi al gusto degli editori (anche se magari esagero).
Per il poco che posso saperne io, sono quasi sicuro che anche se cambiassi il tuo stile o altro, il periodo è sempre questo, è dura trovare qualcuno che pubblichi. Per questo mi sento di dirti che puoi mettere in conto un cambio (o meglio un'evoluzione) nel tuo stile, ma giusto come naturale miglioramento, con alle spalle nuove esperienze di scrittura. I tuoi tanti progetti, che spaziano tra generi con caratteristiche peculiari, molto differenti tra loro, testimoniano un interesse per la sperimentazione che già sottolinea quanto ti stia mettendo in gioco.
Per questo, ti consiglio di tenerti i tuoi dubbi, ma non snaturare il tuo stile per andare incontro ad altri, penso che sarebbe un'errore. Io non ho esperienze di questo tipo, parlo soltanto perché mi dispiace che anche te, come molti altri, ti ritrovi a credere che qualcosa di sbagliato sia nella tua scrittura e non in tutto quello che alla fine le dà voce, in primis l'editoria. Spero che quest'anno presenti meno problematiche di quello passato, sarebbe bello vedere finalmente pubblicato qualche altro tuo testo, senza bisogno di modifiche ad hoc di non so che tipo :)
Un saluto!

Uberto Ceretoli ha detto...

Il pessimo periodo economico certamente non aiuta, e neppure il mercato editoriale, sovraffollato da editori a pagamento che approfittano di aspiranti scrittori per spillar loro quattrini e pubblicare cose ignobili. Non ho comunque intenzione di cambiare stile e nemmeno di seguire mode passeggere, spero soltanto che il tempo che ho dedicato a certi progetti venga, un giorno, in qualche modo, ricompensato.
Talvolta basta una semplice risposta a un post a ridarmi la carica e la spinta a iniziare nuovi progetti... :-)

Lorenzo ha detto...

Se la metti così, allora dal tuo post traspare troppa rassegnazione! :)
Ti auguro di riuscire a portare in porto i tuoi progetti,
Buona giornata :)

Shatiel ha detto...

età del bronzo?? mmh dal titolo immagino ambientato in italia.. :P
racconta un po' dai qualche dettaglio in più. Io adoro i romanzi basati sulle leggende celtiche e se fosse ispirato a queste sarei più che felice di leggiucchiarlo se mai fosse pubblicato *_*
Non so se hai mai letto Stephen Lawhead...è uno dei miei autori preferiti.

comunque non abbatterti :) il tuo stile a me piace e non lo cambierei sinceramente. Poi beh non so se sia cambiato in questi anni avendo letto solo i due sigilli ehehe!Spero di rimaner soddisfatta del finale :D lo attendo paziente ....forza forza...pubblicatelo!!!! XD

Marco ha detto...

Caro mio, perchè non scrivi un Horrible Porno Fantasy ambientato a Palazzo Grazioli... il personaggio principale, il Nano cattivo, c'è già.