lunedì 7 marzo 2011

Il "mio" cane?


"Il tuo cane il più bravo e il più simpatico qui non può entrare"

Divertente: chissà quanto è costato al contribuente il parco, un cartello del genere e l'annessa ironia.
Premettiamo che il parco è pubbilco.
Premettiamo che se non porto il cane al parco, dove lo porto, in un parcheggio?
Premettiamo anche che ho sempre con me il sacchettino per raccogliere il PIL (prodotto interno lordo) di Pandora.
Premettiamo anche che i cani hanno un microchip che riporta il proprietario.
E aggiungiamo, infine, che i pannelli integrativi servono a limitare la validità dei divieti (e che noi italiani siamo spettacolari quando dobbiamo inventarceli).
Ebbene, la domanda è la seguente: Pandora non è il mio cane (appartiene a mia moglie e la proprietà non è transitiva). Ora, quando entro al parco con Pandora al guinzaglio, il divieto è limitato dal fatto che il cane deve essere mio (e quindi possiamo entrare entrambi)?
Nel frattempo, il Paese è allo sfascio...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi Umberto... ma novità per il Trigillo? ;)

Uberto Ceretoli ha detto...

A breve comincerò il lavoro con l'editor. Vi terrò informati.

Estragone ha detto...

Direi che comprendo il tuo esser interdetto.
Qui in quel di Acireale, ridente (si fa per dire, abbiam ben poco da ridere vista la gentaglia che amministra il territorio) paesino nel catanese, la storia è simile, anche se risparmiano sull'ironia (non so se sia un bene o un male).
Il sindaco, per un accordo con un tizio poco simpatico che ha costruito un chioschetto in loco, ha creato un decreto che impedisce ai cani di entrare in una villetta proprio davanti casa mia, che il mio cane frequentava ormai da dieci anni!
Costretti da ciò io e gli altri abitanti del quartiere ci siam ritrovati a portar a spasso i nostri fidati animali in una villetta piena di sterpaglie e spazzatura poco distante, cercando di non incontrarci durante le passeggiate visto che molti dei cani non amano molto i propri simili.
Non mi sorprende se i giovani si allontanano sempre più dalla politica e dal sociale, restando sfiduciati dall'Italia. La situazione in cui ci siamo giunti a trovare è davvero triste.