lunedì 22 febbraio 2010

Benvenuti a Castel Brora

Approfitto di un momento di riflessione fatta durante la preparazione di uno scenario del Trigillo per condividere con tutti i miei lettori (ma anche con i semplici curiosi), un aspetto dei lavori che mi sono trovato ad affrontare nei giorni passati.
Una corposa parte della narrazione della Parte VIII del Trigillo si svolgerà in una località situata sopra Antioch, nelle terre del Regno di Alesia: Castel Brora.
Sono (come al solito) partito in quarta con la descrizione del contesto geografico e quindi del mastio del castello e degli edifici di contorno sino al punto in cui, approfondendo descrizioni e narrazione, mi sono trovato a dover rileggere i vecchi pezzi a consultare l'immagine mentale che mi ero fatto della "location", trovando nei vari pezzi, scritti a distanza di tempo, alcune imprecisioni. La prima cosa che ho pensato è che avrei dovuto fare prima uno schema, una
mappa, un disegno, o qualcosa per definire con precisione Castel Brora, senza confidare soltanto nelle descrizioni fatte a parola. Nel delirio degli appunti mi sono ricordato che alla soglia delle scuole superiori, non me la cavavo male con il disegno. Ho preso carta e penna e ho cominciato a disegnare la "location" partendo dalle descrizioni fatte.
Ecco la piantina:


Castel Brora è un castello motta-recinto (che in italiano fa abbastanza schifo, molto meglio il termine inglese, motte-and-bailey). Gli edifici di servizio sono all'interno del recinto (bailey) situato a fianco della motta, dove sorge il castello vero e proprio. Il castello è una casa-torre, un mastio dalla pianta quadrata, in muratura, costruito alla sommità di una collina rotonda e artificiale circondata da una palizzata. Il mastio ha un tetto spiovente e un cammino di ronda con merli in aggetto, retti da beccatelli; una torre tonda resta su un angolo della struttura e contiene le scale a chiocciola che collegano i piani. Nel disegno non si vede in quanto è un'aggiunta successiva (a quando "buona la prima"?) ma l'entrata del castello è sul lato opposto al barbacane d'entrata alla motta, al primo piano (vi si accede attraverso una scala di legno retrattile in caso di assedio).
Sui muri del mastio non appaiono finestre ma feritoie dalla forma a croce (balestriere per la precisione) dalle quali gli abitanti si difendono e danno luce alle stanze. La palizzata della motta è interrotta da una torre che ha funzioni di barbacane e dal quale scendono scalini che conducono a una passerella che sta sul fossato (asciutto) che separa la motta dagli edifici del recinto (nel disegno tridimensionale c'è una imprecisione perché avevo messo il barbacane in basso con un secondo ponte levatoio). Perdonatemi se non ho disegnato la pianta dei piani del mastio ma ne ho fin troppe sui libri specialistici e non ne ho sentita l'esigenza (c'è giusto il mastio di un castello irlandese che fa al caso mio...).
Questa sarebbe la vista prospettica di Castel Brora:


Il villaggio contenuto nel recinto è circondato da una palizzata e da un fossato riempito d'acqua deviando il fiume; un barbacane di legno con ponte levatoio protegge la struttura in caso di assedio. Le costruzioni in muratura con tetto di scandole sono: il tempio (raffigurato semplicisticamente come una chiesa), le stalle (l'edificio con archi), la casa del siniscalco, un pozzo, la mascalcia e la locanda.
Le costruzioni tonde e quelle ellittiche sono capanne e hanno il tetto di paglia oppure di fuscelli. Da notare che tali edifici non sono provvisti di camino: non è un errore, nelle costruzioni della servitù il fumo usce filtrando da tutto il tetto, e non vi sono nemmeno fori (la concentrazione del fumo in un buco porterebbe la paglia o i fuscelli a una temperatura tale da bruciarli).
Ovviamente la mappa di Castel Brora è suscettibile di cambiamenti (in corso d'opera, di seconda stesura, di editing), tuttavia ho pensato che fosse una buona idea mettere al corrente i lettori delle problematiche che si incontrano nella stesura di una storia (in quanti conoscevano la chicca del tetto chiuso?).
Ora una domanda sorge spontanea. Cosa succederà e quali saranno i protagonisti delle vidende di Castel Brora?

lunedì 15 febbraio 2010

Welcome to new life

E' un po' che non posto e me ne scuso con i lettori che ogni tanto balzano sul blog e non lo trovano aggiornato. Sto lavorando duro, su tutti i fronti. Talmente duro che dal primo marzo comincio qualche mese di "paternità". Già, avete letto bene, non potendo mia moglie usufruire del periodo di congedo parentale, starò io a casa a fare il "mammo" a quel ciccione di mio figlio che diventa ogni giorno più grande e vorace.
A casa avrò tempo per scrivere di più? Probabilmente sì perché oltre ai brevi riposini del piccino avrò per me tutto il pomeriggio (ore e ore di scrittura!).
La prima delle tre parti in cui si dividerà il Trigillo è COMPLETATA. Non dovrei fare aggiunte corpose, dovrei soltanto affaccendarmi in una seconda stesura, ma più avanti.
Il Crepuscolo degli Eccelsi (i vampiri secondo me) sta decantando ed è tra le grinfie di altri voraci lettori che mi faranno sapere.
Ho idee per numerosi progetti, un nuovo fantasy autoconclusivo, uno ambientato nell'età della pietra, un lupo mannaro (o qualosa del genere) sull'appennino nel medioevo, e poi ho paura che dovrò rivedere tutto quanto già scritto per lo steam-fantasy ma ne varrà la pena.
La Tela è in fase di ristesura.
A presto.